Parole di vita, riflessioni

Punto di vista

Foto di Woody Yan su Unsplash

Entro nel testo

Mi lascio ispirare

Gesù esce dalla casa scoperchiata dai quattro che hanno portato il paralitico sulla barella. Non ci sfugga che il paralitico ha ricevuto due segni straordinari: la facoltà di camminare e, prima, il perdono dei peccati. Esce e vede Levi: chi vede? Dal punto di vista delle persone che assistono alla scena, Gesù vede un pubblicano, quindi un peccatore pubblico. Tuttavia Gesù non vede un peccatore, vede una persona che ha un desiderio lucente nel cuore, che desidera un cambiamento, una vita diversa, una vita che non prende dagli altri facendone strumenti, ma che dà agli altri facendosi lei stessa strumento di bene e di felicità.

Chi vede Levi? Vede un uomo felice, padrone di sé, donato agli altri, che aiuta e solleva la gente, non la schiaccia chiedendo tasse inique ma semina liberazione e gioia: “voglio farlo anche io, voglio vivere così”! “Lo segui” un aoristo indicativo: un’azione che ha un inizio e che rimane emblematica per tutti i tempi, presenti e futuri; l’azione del seguire Gesù nuda e pura rimane il segno vitale di tutti i Levi di tutti i tempi; anche il nostro segno.

I farisei colpiscono i discepoli ancora tentennanti: vorrebbero, i discepoli, dare ragione ai farisei, così dice il buon senso: “chi va con lo zoppo…” ma sentono tutta l’attrattiva di Gesù e delle sue azioni e delle sue scelte. Avranno tempo per imparare, praticare e testimoniare le parole di Gesù: “Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano”.

Rifletto

1. Quando incontri una persona, di primo acchito cosa noti di lui o di lei?

2. Quale tuo desiderio sta promuovendo o ha promosso in te Gesù? Cosa vede in te e ti aiuta a vedere?

3. Hai cominciato a seguire Gesù? Da quando? Come va la sequela?

Standard